-Non sono affari tuoi.
-Non volevo turbarti... È solo che la vita ha plasmato la mia anima, siamo la risultante di tutto quello che abbiamo passato e non c'è modo migliore per conoscere una persona che farsi raccontare le sue esperienze.
-La mia anima è questa da sempre. La vita plasma solo il corpo, lo fa crescere, invecchiare e morire.
-Da bambina adoravo i gatti, poi uno mi fece un graffio così profondo da farmi finire all'ospedale. Adesso ne ho il terrore.
-Non dire sciocchezze! Le paure sono legate alla vita, non c'entrano con l'essere. Pensi che un gatto potrebbe graffiare la pelle che non hai?!
-Beh, questo forse è vero... Ma che mi dici della fiducia nelle persone? Chi non è stato mai tradito da qualcuno a cui voleva bene. Dopo tante esperienze non ci si riesce più a fidare facilmente. Si diventa schivi, ogni frase detta con amore sembra una bugia.
-Benvenuta nel mondo delle anime! Niente più inganni, sentimenti e sopratutto niente più dolore!
-Questo lo dici tu! Pensi che soffrire non sia una cosa da anime?
-I corpi soffrono. Soffrono per le coltellate fisiche e morali. L'anima non prova queste cose umane.
-E che cos'è allora l'anima? Di cosa è fatta? Se non di idee e sentimenti?
-Apri la mente. Idee e sentimenti sono solo umani.
-Mi vorresti dire che tu non hai idee? E tutte queste cose che sostieni fermamente cosa sono?
-Sono la mia essenza. Chiamale idee, se vuoi. Ma non hanno niente a che vedere con le convinzioni che si hanno in vita, quelle che abbiamo spesso cambiato a causa degli eventi. Quelle sono le idee umane.
E tu ti ostini ad aggrappartici, ma non sono reali, sono dei ricordi anche loro.
-Allora, vogliamo andare nel bosco?
-Come?
-Ho detto: vogliamo andare a dare un'occhiata nel bosco?
-Ah, sì. Va bene.
-Chissà per quanti ettari si estenderà. Sembra essere sempre più fitto. Ma tanto abbiamo tempo per arrivare dall'altra parte.
-Ma non dobbiamo segnare la strada? Potremmo perdere l'orientamento e non trovare più la spiaggia! E poi dove dormiremo? Su un albero? E cosa mangeremo?
Ah, è vero, non mangeremo. Scusa.
-E nemmeno dormiremo, o saremo stanchi. E non abbiamo bisogno della spiaggia.
-Ma a me piaceva quella spiaggia, vorrei poterci ritornare.
-Affezionarsi è una cosa da corpi, ricordi? Ti staccherai mai dalla vita?
-Inizio a pensare di no...
-Ce la farai, vedrai.
-Il terreno inizia a salire, ma oltre le fronde non vedo montagne. Quindi non credo saliremo ancora per molto.
-Cosa pensi di trovare?
-Se lo sapessi non starei andando a vedere.
-Ma sei sempre così cinico, tu?
-Non sono io che sono cinico, sei tu che sei sempre troppo umana.
-E se mi piacesse? Se volessi continuare a essere così?
-L'impertinenza doveva proprio caratterizzare il tuo corpo.
-E così sia. Io rimango così.
-Potrei decidere di continuare da solo, sappilo.
Oppure mi cerco un'altra anima, una che abbia capito come stanno le cose.
-Non vedo nessuno all'orizzonte, dovrai accontentarti di me.
-Ma quella, quella è una grotta?
-Sì, perspicace...
-Andiamo a vedere cosa c'è dentro?
-Se pensi di trovarci un orso pronto a sbranarti credo che rimarrai delusa.
-Molto divertente... Non sono così stupida! Vado a vedere.
-Non c'era niente...
-Lo so.
-Magari c'era un'anima nascosta, che ne sai.
-Certo, aveva deciso di nascondersi dall'orso...
-Credo che potrebbero esserci anche le anime degli animali, in fondo questo posto è simile alla Terra.
-Gli animali non hanno un'anima.
-Non è vero! Lilli mi guardava sempre con quegli occhi dolci e a volte mi sembrava di capire quello che voleva dirmi.
-Ancora con queste storie del passato... Non ne posso più.
-Ma se salissimo su un albero per vedere cosa c'è qui intorno?
-Certo! Metterò il piede destro in quella fessura del tronco e con le braccia mi tirerò su.
-C'è bisogno ogni volta di prendermi in giro? Io provo a parlare, a principiare una qualche conversazione! Il passato non va bene, delle grotte e degli alberi hai da ridire, vedi qualcos'altro qui intorno? Di cosa mai potrei parlare?!
-Potresti stare in silenzio.
-Hai sentito?
-Oddio, credevo che saresti rimasto in silenzio per sempre, saranno passate tre ore!
-Qui il tempo non esiste... Ma hai sentito?
-Cosa?
-Una voce.
-Sì, la tua.
-Ti sembra il momento di fare dello spirito? Potremmo aver appena scoperto di non essere soli!
-Pensavi che solo la tua anima sarebbe sopravvissuta alla morte?...
-Sii seria. Dio solo sa quanto questo posto sia immenso. E quanto possa essere raro trovare altre anime.
-Non sapevo credessi in Dio...
-Infatti non ci credo. Era un modo di dire! Quanto siamo pignoli...
-I modi di dire non dovrebbero fare parte del passato da umano?
-Ehi!!! C'è qualcuno! Siamo qui! Ci sentite?
-Zitto! Ma sei impazzito! Non sai chi sia né che intenzioni abbia.
-Non essere sciocca, sei al sicuro, ricordi? Non puoi morire due volte.
-Ciao! Io sono Clara. Abito nel paese al limite del bosco, sono venuta a fare un giro per riflettere e sopratutto per liberarmi dei miei figli! Dovrò starci per sempre: questa è la mia punizione, il mio inferno.
Ma voi, chi siete? Non vi ho mai visto da queste parti! Da dove venite? Siete nuovi?
-Piacere di conoscerti Clara, io sono Marco e sono nuovo, non solo di queste parti, ma anche di questo luogo. Ero alla ricerca di altre anime e volevo guardarmi intorno per scegliere un posto dove stare o per decidere di non averne uno fisso. Tanto, ho tutto in tempo che voglio!
-Sembri molto sicuro di te, Marco. Sicuro di essere nuovo? Solitamente fanno tutti fatica a lasciare andare il passato e ad accettare questa nuova eterna condizione.
-Non mi è stato difficile chiudere col passato.
-Tu invece chi sei, cara?
-Io sono Angelica e a quanto pare non riesco a staccarmi dalla vita e a lasciare andare i ricordi.
-Non preoccuparti, cara. Capita a tutti! Ci penserò io a te. Resterai con me nel paese finché non sarai pronta per decidere cosa farne della tua eternità. Vieni, ti faccio conoscere i miei figli!
Ah, allora buona fortuna Marco! Non ti dico di restare, sei pronto per decidere autonomamente, però sappi che l'invito è valido.
-Grazie infinite, Clara. Credo che per adesso continuerò a viaggiare. È stato un piacere conoscerti!
-Allora addio Marco. Se così posso chiamarti dopo aver scoperto il tuo nome perché qualcun'altro te l'ha chiesto...
-Addio Angelica, sei in ottime mani.