Sono di nuovo al punto di partenza. Conciliare il dovere con il piacere è un impresa, specialmente se non hai chi ti comanda. Devo fare tutto da solo. Mi dico – oggi è l’ultimo giorno, domani comincerai a darti da fare, - L&rs...
Sono di nuovo al punto di partenza. Conciliare il dovere con il piacere è un impresa, specialmente se non hai chi ti comanda. Devo fare tutto da solo. Mi dico – oggi è l’ultimo giorno, domani comincerai a darti da fare, - L’indomani arriva con altre pecche. Ho tante cose da fare e non faccio altro che deviare i miei doveri, arrivando al punto di fare niente e quindi riposarmi. Il riposo e il piacere sono sempre in agguato a prendere il sopravvento sul dovere.
Basta, ho deciso. Oggi è l’ultimo giorno che acchiappo farfalle, domani rinuncerò a pensieri che deviano la mia testa, a tutte le abitudini che infangano la vita giornaliera. Dico sempre così ma il domani arriva sempre con la stessa sorpresa, riprendo le mie faccende da malato e non ne esco fuori. Un modo c’è però per riuscire a intraprendere costantemente una retta via. Bisogna soffrire, soffrire e ancora soffrire, senza ovviamente rinunciare ai piaceri. Bisogna stare a contatto sempre con nuovi piaceri e continui distrazioni benevole. Di brutti momenti pronti a ostacolare il tuo percorso ce ne sono fin troppi, e questi bisogna abbordarli.
Domani è secondo Maggio. Basta con le chiacchiere, si fa sul serio.