<img style="border-style: initial; border-color: initial; border-image: initial; width: auto; border-width: 0px" src="http://img818.imageshack.us/img818/7281/burroperantipasto.jpg" alt="" align="middle" />
Tra pochi giorni ricorre il quarantesimo anniversario di un film epocale, “Ultimo tango a Parigi” del grande Bernardo Bertolucci.
Molteplici sono gli spunti che si possono cogliere da quel capolavoro.
Voglio tralasciare i suoi grandi temi (la società che ci ammazza con i suoi ruoli e le sue identificazioni, l’impossibilità di conoscere la persona amata, l’evidenza di come vita e dissoluzione si compenetrino) per parlare di un fenomeno collaterale che ha colpito quell’opera: la censura.
Sembra incredibile ma il film fu condannato al rogo il 29 gennaio 1976 e il suo autore a quattro mesi di detenzione (poi sospesa) e a cinque anni di privazione dei diritti politici.
Com’è cambiata in pochi anni la censura!
A quei tempi bastava un piattino con sopra un etto di burro e un folle Marlon Brando che sfilava i jeans a Maria Schneider e la sodomizzava; erano sufficienti gli insulti rivolti dal protagonista Paul/Marlon alla salma dell’amata moglie defunta; era sufficiente mostrare Tanathos con Eros.
Oggigiorno viene da ridere! Con pochi click, anche un ragazzino può accedere a tutto il catalogo di perversioni sadomasochistiche del pianeta, sguazzando per Internet.
La censura da allora si è evoluta.
Per mettere la mordacchia agli artisti scomodi (tipo il Moscone), che ne denunciano le continue malefatte, il Potere ha escogitato la Censura Perfetta: L’ERA DEGLI SCRITTORI FAI DA TE o se preferite l’epoca dei Social Forum o l’evo degli SMS o il Nuovo Avvento degli e-book.
In sintesi: ognuno può scrivere quello che gli pirla, qualsiasi cagata è santificata dai pseudo valori della democrazia (di massa) e della tolleranza del cybergregge.
In realtà il Potere delle multinazionali, che con le loro banche e le loro Agenzie di Rating ci stanno schiavizzando e impoverendo sempre più, stanno usando la strategia dell’Indifferenza, dell’interscambiabilità di qualsiasi cosa con qualsiasi altra.
Esempio pratico in letteratura: secondo le stime ci sono trentamila poeti e centomila prosatori che riversano ogni giorno in rete migliaia di versi e racconti.
Se uno di loro fosse un genio come Bertolucci e scrivesse un altro “Ultimo tango a Parigi” chi se ne accorgerebbe?
Tutto questo regime censorio avviene sotto l’insegna menzognera di un falso liberismo, in nome del principio in base al quale si può e si deve porre tutto sullo stesso piano.
Siamo tutti appiattiti sullo steso livello di mediocrità assoluta, così siamo usabili e manipolabili e le autentiche, geniali voci di dissenso critico e propositivo si confondono con la cagnara di chi scrive l’ennesima poesia per propiziarsi l’ennesima masturbazione.
Nessun piattino sul burro per sodomizzare fa più scandalo.
Il burro sul piattino e il culo sodomizzato siamo noi, ormai.
NdA
Il Moscone augura a tutti sana gioia pagana e dionisiaca (non di massa) per queste feste.
Ci rileggiamo il prossimo anno.
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