La poesia è stata ispirata dall'immagine sulla "tomba del tuffatore", nel sito archeologico di Paestum, unico esempio di pittura di età greca della Magna Grecia. E' straordinariamente bella ed evocativa, emblema di passaggio da un mondo ad un altro.
Sospeso nel lasso d'infinitoche abbraccia il mistero,che separa il bianco dal nero,l'umano sentire dall'ignoto,il tempo scandito dallo sconfinato.Come un sussurro di luce il flebile filo di setache tiene legati l'alito e il freddo,lo specchio dell'acqua che copre gli abissi,il velo impalpabile tra vita e morteil limite dell'orizzonte,il confine...Il pensiero di tutta una vitae le mille gocce di coscienza,il respiro di una grande querciae il battito del creato:tutto è nel corpo protesoscolpito di fine armonia.Il palpito dell'emozione,l'ebbrezza del piacere,l'abbandono, la noia sofferta,il dolore e il turbamento,la forza del volere, la gloria,il dubbio e l'appagato,la conoscenza, il sommo dono...Ogni fardello, ogni fuscelloaccompagna l'eterno divenire,ogni pulsare catturato in un istantee fermo nell'aria, nell'atto supremo...un tuffo...libero...irripetibile...
Commenti
Non ci sono commenti disponibili al momento.
Lascia un commento a questo lavoro:
per lasciare un commento devi effettuare il login: