Com'è che si iniza di solito una favola?
Ah...sì! Dunque, ora ricordo!
C'era una volta, nel ducato di Ye, un duca assai innamorato dei draghi. Ovunque, nella sua reggia, v'erano arazzi ed altari innalzati alle mitiche bestie, che come serpenti volavano in cielo, governando i venti. E sì che, in tutta onestà, il duca di Ye un drago vero non l'aveva mai visto. Era l'idea, quella di cui era innamorato!
Un giorno, un drago assai buono venne a sapere di questa sua passione, e decise di andare a fargli visita. Ma non appena lo vide entrare dalla finestra, il duca di Ye fu preso da sgomento, e cacciò un urlo di terrore davanti a quella bestia così maestosa e dagli occhi di ossidiana.
"Che cosa sei?", chiese, superato lo spavento.
"Sono un drago", rispose l'altro. "In tutto il mondo si dice che al duca di Ye piacciono i draghi, e così sono venuto a trovarti, per farti un piacere"
"Non è possibile"; replicò il duca, atterrito. "Ni bu shi long! Ni bu shi long[1]!"
Il povero drago allora se ne andò tutto intristito.
Da quel momento, ogni volta che in tutta la Cina qualcuno proclama di amare qualcosa senza conoscerla davvero, i cinesi usano rispondere: "Eh, bell'affare. Anche al duca di Ye piacciono i draghi!"
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[1] Tradotto dal cinese: "Tu non sei un drago!"