Chi se l'aspettava
che avresti vinto tu
alla fine del gioco?
Io, piccolina,
assai prigioniera
fra tanti "se" e troppi "ma".
Con un sorriso
hai centrato il bersaglio,
mi hai rimessa al mondo
sbaragliato la paura
di concedermi a te.
Ora mi abbracci
con ali di seta,
fra amplessi di luce
a far l'amore nel sole,
sopra un letto di fuoco
che accarezza e non brucia.
Ed io, un po' mamma e un po' troia,
ti stringo le mani,
quelle mani di carne
di sole e di vento
che accarezzano
delicate il mio peccato.
Amor mio tu lo sai:
la vita è una giostra che va'.
Fermala!
Fermala adesso!
Usa il mio ventre come cuscino.
Il mio corpo è un confessionale
In cui le paure svaniscono
ed il peccato
peccato non è!
Solo un po' d'amore
fino a soffocare,
fino a restare
abbandonata a te.
Una pace di fuoco,
una pausa d' argento,
fra silenzio e tramonto
di un ritratto in penombra
che sta a metà
fra fantasie da letto...e santità.
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