Canto di una sirena
di Angela Todaro
Risorgo silenziosa
dall’abisso del mio mare
sirena raminga
tra le onde della vita.
Ascolto da lontano
il sorriso di un bambino
il canto argenteo del gioco
la freschezza del mattino.
Cielo e terra
sono tra le mie mani
stretti e abbracciati
in una danza senza fine,
sogni disegnati
da pastelli
profumati
odorosi d’eterno.
E si alza il mio canto
perché impazziscan le menti
perché il vento torni a soffiare
sui campi di sole,
un albero torni a fiorire
e ad arrossire le more.
Canto l’amore e il dolore
la speranza che nasce e muore,
poi rinasce in un cammino
sinuoso di spine e rose.
Canto perché l’aurora
continui a tendere le sue dita rosate
perché ogni delusione
sia l’inizio di richieste esaudite
perché la lampada brilli
alla luce di eterni mattini
e il genio accarezzi le menti
per progettar giardini.