Camminavo col mio cane,All'improvviso mi venne fame,Un mostro di pane e salame,Denti come lame.L'odore della rosetta appena sfornata,Fragrante, morbida, fresca.Lo mangio io o mi mangia lui.La bestiola abbaia, il buio cala, siamo solo noi tre in una Rom...
Camminavo col mio cane,
All'improvviso mi venne fame,
Un mostro di pane e salame,
Denti come lame.
L'odore della rosetta appena sfornata,
Fragrante, morbida, fresca.
Lo mangio io o mi mangia lui.
La bestiola abbaia, il buio cala, siamo solo noi tre in una Roma deserta, neanche fosse agosto, neanche fosse natale.
A te la prima mossa mio appetitoso rivale, stai molto attento, so farti molto male.
In culo ti ficco il mio stivale.
Con l'aria di sfida mi guarda, pronto ad attaccare, credendo di aver vita facile.
La sfida non comincia neanche, Leone (il mio cane) é il piú veloce di tutti, in un attimo lo azzanna alla giugulare, che inizia a sbriciolare copiosamente.
In pochi secondi la mostruosa creatura si spegne, la cittá si riaccende, ed io felice e contento ho la mia cena.